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La pacciamatura

Se osserviamo il funzionamento della natura, ci rendiamo conto che essa non lascia mai spoglio il terreno, ricoprendolo sempre di rami, foglie secche o residui vegetali. La pacciamatura ha le sue ragioni che Madre Natura certo non ignora. Seguiamone dunque i consigli per la cura dei nostri orti e giardini.

Pacciamatura sì, ma fatta bene!!

In giardino o nell'orto, la pacciamatura va fatta come si deve. Perché? Perché quest'operazione mantiene in buono stato il terreno, favorendo la protezione delle piante e impedendo la crescita delle erbacce.

Quali colture sottoporre a pacciamatura?

Gli ortaggi, gli alberi da frutto, gli arbusti delle siepi, le piante delle aiuole e persino i vegetali in vaso e le fioriere - in pratica tutti i vegetali che richiedono acqua: il delfinio, la petunia, la dalia, il crisantemo, la fragola, il pomodoro, l'insalata, la zucchina...

- Le piante che non amano l'umidità (aglio, cipolla, scalogno) non richiedono invece alcuna pacciamatura, così come le piante di pietraia e le cosiddette coprisuolo perché troppo piccole.

I benefici della pacciamatura

- Limita la crescita delle erbacce.
- Limita il prosciugamento del terreno e permette di ridurre le annaffiature.
- Nutre e migliora la qualità del terreno, poiché degradandosi il pacciame (di origine vegetale) si trasforma in humus e arricchisce la terra. L'aratura è un ricordo del passato: il terreno rimane infatti soffice.
- Evita l'erosione dovuta al ruscellamento.
- Protegge dalle intemperie lottando contro il freddo, il vento, il caldo e le piogge forti che formano una crosta compatta sul terreno e lo prosciugano.
- Favorisce la crescita delle piante riscaldando il terreno.
- Limita l'utilizzo di diserbanti chimici più o meno ecologici e alla fine piuttosto onerosi e molto vincolanti.
- Evita la diserbatura manuale, attività sgradevole tanto per il neofita quanto per l'esperto del giardinaggio.
- Conferisce anche un tocco decorativo. Numerosi pacciami hanno infatti una duplice funzione: efficacia e decorazione (ardesia, pozzolana, corteccia...)

Consigli per una pacciamatura in piena sicurezza

- La terra dev'essere perfettamente diserbata: la pacciamatura non è infatti un diserbante e le erbacce tenderebbero a rispuntare. Fate quindi un piccolo sforzo, diserbate e per un po' sarete tranquilli.
- Il materiale per una pacciamatura naturale deve avere uno strato minimo di circa 7 cm: è lo spessore a fare l'opacità. Non dimenticate di aggiungere regolarmente alcuni centimetri di pacciame perché quello presente si trasforma man mano in humus.
- Evitate la pacciamatura se c'è vento forte.
- Evitate di stendere il materiale sul terreno gelato per evitare di prolungare il periodo di riscaldamento.
- Annaffiate sia prima che dopo la posa del pacciame.
- E se l'effetto estetico non fosse di vostro gradimento, sarà sufficiente sovrapporre semplicemente due strati: ad esempio, scorze sul tessuto o scaglie di ardesia sul telo pacciamante.

Pacciamatura per tutte le stagioni

- In primavera il termometro sale, e con esso la terra. Si dovrà quindi togliere il pacciame dalla base degli alberi per evitare che i parassiti si sviluppino mentre Madre Natura si risveglia. Se l'idea di togliere il materiale precedentemente posato non vi aggrada, potete perlomeno creare delle aerazioni rastrellando con regolarità. Tenete presente che la primavera è il periodo migliore per i rinnovamenti.
- In estate, nei periodi di gran caldo, il pacciame va posato sul terreno umido.  Rastrellatelo in caso di siccità prolungata per lasciare che la pioggia penetri nel suolo.
- In autunno, ricoprite il terreno dopo averlo reso più soffice.  In primavera, sarete contenti di aver dato qualche colpo di vanga perché la terra presenterà un'ottima consistenza e un'elevata fertilità. Il pacciame d'autunno presenta inoltre il vantaggio di proteggere le piante erbacee dal freddo.

L'autunno rimane il periodo migliore per la posa di un pacciame: permetterà infatti di proteggere le piante perenni dagli inverni rigidi, nel pieno rispetto del ciclo della natura. Un pacciame organico, di origine vegetale, si decomporrà durante l'inverno per nutrire la terra e offrire al suolo tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno.

UN CONSIGLIO IN PIÙ: Per evitare che le piante delicate marciscano, utilizzate materiali leggeri e ben areati (paglia o felce).

  • La pacciamatura

    Quale materiale scegliere?

    Per il giardino le possibilità sono molteplici. Analizziamo quindi attentamente la questione perché si tratta non solo di fare bene, ma di fare scelte ragionate.

    Le tipologie di pacciame sono numerose:

    - Il pacciame organico: è composto da elementi vegetali la cui degradazione avviene più o meno rapidamente. Si va da qualche settimana per l'erba tosata, le foglie secche, la paglia, i semi di cacao (ecc.), utilizzabili per tutti i vegetali, arrivando invece a qualche anno per i trucioli di legno, la corteccia di pino e la potatura di siepi e alberi (ecc.), utilizzabili per piante perenni come alberi, arbusti, siepi e aiuole. Siate quindi creativi e riutilizzate gusci di noce, nocciole e semi di cacao per realizzare un pacciame originale e naturale, migliorando la struttura della terra e costruendo un rifugio per alcuni insetti.

    - Il pacciame minerale: consigliato per le piante che amano particolarmente il caldo, come quelle di pietraia o le graminacee. Ha tre indiscutibili pregi: non si degrada, ha di conseguenza una durata di vita infinita e riscalda il terreno. I pacciami minerali più utilizzati sono pozzolana, scisto, granuli d'argilla, scaglie di ardesia, ciottoli, ghiaia e residui di vasellame. 
    Per evitare che questi materiali (minerali o vegetali) affondino nel terreno, consigliamo di collocarvi al di sotto un tessuto o un feltro per pacciamatura come Nortene Anti-Herbas & Geotex. In questo caso, il trattamento anti-UV è meno profondo rispetto a quello del telo per pacciamatura. Dopo che il tessuto o il feltro saranno stati posati e fissati con i punti metallici Nortene Fixsol, la durata di vita sarà di 10 anni.

    - Il telo tessuto per pacciamatura - Nortene Agrosol: diffusissimo ai bordi delle strade e nelle rotonde, scelta obbligata per aiuole o siepi, il materiale di fabbricazione e la struttura sono molto resistenti (al passaggio di animali, tosatrici, passaggio a piedi, senza rischi di lacerazione). Grazie al trattamento anti-UV, ha una durata di vita molto lunga (più di 5 anni). Verde, nero o marrone, si inserisce facilmente in giardino e ha un aspetto discreto.
    Questo pacciame offre il miglior rapporto qualità/prezzo al m2.  Si posa con punti metallici a ogni metro.

    - La pacciamatura in fibre naturali - Nortene - Cocotex e Paillibo: essendo la pacciamatura un'operazione ecologica, apprezzerete la gamma di materiali naturali per l'orto o le piante ornamentali.
    Disco e stuoia in fibra di cocco, stuoia misto juta/canapa, stuoia in juta: questi pacciami in fibre naturali trattengono l'umidità alla base degli alberi e degli ortaggi.

    - La pacciamatura in plastica - Nortene Terrafilm, Terrafilm Bio e Fresafilm: sono solitamente utilizzati nell'orto per non lasciare le piante a contatto diretto con il terreno. Le piante rimarranno pulite e protette dagli schizzi.
    Le pellicole in plastica Terrafilm e Fresafilm sono microperforate o prive di perforazioni. Facili da posare, evitano la crescita delle erbacce e aumentano la resa. Una versione biodegradabile è inoltre disponibile per coloro che non desiderano mettere la plastica in giardino. Terrafilm bio è fabbricato a base di amido di patata ed è biodegradabile e compostabile (Nortene - Terrafilm Bio).
    Di spessore ridotto, sono ideali per colture basse come insalate, melanzane, zucchine, meloni ecc. 

    Non vi resta che effettuare la pacciamatura in totale serenità!